domenica 27 febbraio 2011

Insectione_Defiguration

(Articolo pubblicato sul settimanale "Il corriere dell'arte" uscito in edicola il 25 febbraio 2011)

Non avevo mai visto cosi tante persone accalcarsi allo Studio D’Ars di Milano come è accaduto l’8 Febbraio, all’interno di Meltingpot Cantiere Creativo, con Insectione_Defiguration di Matilde De Feo, tappa in linea con la ricerca dell’artista sulla contaminazione tra teatro e tecnologia, poesia e new media art.
La video-performance, nata anche dalla lettura di La défiguration: Artaud,
Beckett, Michaux di Evelyne Grossman, vuole capovolgere la normale, o normopatica, relazione uomo-insetto, solitamente incentrata sulla “paura”: Matilde De Feo, nelle vesti di attrice, si avvicina timorosa e diffidente ad un insetto proiettato su una parete e questo, invece di scappare, si moltiplica, invadendo a pois il corpo della donna, come se il modo di vincere la fobia consistesse nella sovraesposizione all’agente fobico, e non nel creare una distanza da esso.

Dopo un corporeo e danzante dialogo con gli animaletti la donna si accascia al suolo, come tranquillizzata. Insectione_Defiguration è un tentativo di mettere in scena la sfumatura dei confini e la curvatura degli spigoli tra differenti aree artistiche, lasciando interagire corpi materiali (essere umano) ed immateriali (insetti proiettati), così che i primi, attraversando una catena di fotocellule, inneschino una libera sequenza di eventi visivi e sonori.
Per la realizzazione del tutto l’artista si è avvalsa della programmazione grafica e interattiva di Tommaso Megale e del gruppo Workshow (Davide Totaro e Manuel Buscemi).